UN’ESTATE D’AMORE
Di Allie spencer
Collana anagramma/ Newton Compton editore
Trama:
Cosa c’è di meglio di una vacanza su un’isola greca, per una
ragazza che ha lavorato tutto l’anno in una frenetica metropoli? Uno stacco
dalla solita routine per dimenticarsi di tutto, anche di un fidanzato poco
appassionato, per rilassarsi sotto il sole e magari concedersi qualche
avventura estiva… È così che Beth decide di organizzare un viaggio da sogno,
per lei e le sue tre amiche, programmando tutto nei minimi dettagli. Ma
l’imprevisto, si sa, è sempre in agguato e può sconvolgere anche un piano perfetto!
Invece dei bar, delle discoteche e delle notti di divertimento che si
aspettavano, le tre finiscono per sbaglio a Liminaki, una piccola isola greca:
un paradiso fuori dalle rotte turistiche, dove regnano pace e tranquillità. Ma
la noia, di certo, sarà l’ultimo dei problemi per le ragazze. Le vite di Ginny,
Anna, Beth e Kirsten saranno infatti profondamente rivoluzionate da quel posto
e dai suoi abitanti. Soprattutto da Nick, un greco affascinante che lavora
nella trattoria del paese e Dan, un misterioso marinaio, che dovrà vedersela
con il fidanzato di Beth. E l’avventura non è finita… Amicizia, amore e
romantici tramonti: ingredienti perfetti per una vacanza da sogno!
Giudizio: 3 stelle ...SCARSE!
Commento:
D’estate fioriscono libri economici, ma rilegati, con copertine
accattivanti e titoli stuzzicanti. Alcuni si rivelano piccoli gioielli, altri
meno.
Questa, in particolare, è una lettura prettamente estiva, e non solo per il titolo, ma per la
consistenza. La copertina, così delicata, che evoca atmosfere bucoliche, poi, non
c’entra niente!
Il tema del viaggio che si rivela viaggio interiore è solitamente
accattivante, può aprire molte strade, ma bisogna che sia sfruttato
correttamente. In questo caso la scrittrice ha lasciato cadere molti spunti per
approfondire, che avrebbero cambiato tono alla storia, lasciando che le vicende
rimanessero superficiali, i dialoghi piacevoli, ma mai frizzanti, i risvolti
romantici, ma mai appassionanti. L’ambientazione, sulla carta favolosa, un’isola
greca, è priva d’interesse: non vi sono descrizioni che rendano giustizia al
luogo. Le vicende si svolgono in uno spazio ristretto che mai è valorizzato per
ciò che probabilmente è: un villaggio di pescatori in mezzo al Mediteranno che
può essere un vero paradiso per un turista (forse un po’ meno per il residente,
ma da lettrici questo non ci riguarda). Piatto e monotematico, lo stile
dell’autrice risulta indebolito dall’uso della prima persona, che qui mostra il
suo limite più grande: la mancanza assoluta di comprensione (da parte della
protagonista e quindi anche della lettrice) dei sentimenti degli altri
personaggi. Un viaggio al buio.
Sinceramente ne ho abbastanza di vivere nei panni di una trentenne
stressata, visto che anch’io lo sono, anche se con una vita diametralmente
opposta alla donna in carriera, visto che sono mamma a tempo pieno. Tanto più
che questa donna è egoista, egocentrica, incoerente e non troppo arguta né astuta,
quindi…
La lettura è
piacevole, scorrevole, ma scontata, priva di originalità e un po’ banale, adatta
solo a passare piacevolmente e spensieratamente un po’ di tempo sotto
l’ombrellone. Punto. Ho letto il libro, non me ne pento, ma non lo rileggerò!
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