MISTERO AL CASTELLO
Deanna Raybourn
I Grandi Romanzi Storici Special n135/ ottobre 2010
Harmony Historical
TRAMA:
Scozia - Transilvania, 1858
Per Theodora Lestrange, che sogna di diventare una scrittrice di successo, la prospettiva di sposarsi e mettere su famiglia è un incubo. Così, quando una cara amica la invita a raggiungerla in Transilvania per le sue nozze, la giovane non esita a lasciarsi alle spalle Edimburgo e un pretendente che non ama, sperando di trovare ispirazione per il suo nuovo romanzo nelle cupe leggende che ancora permeano quei luoghi. Le sue aspettative non vengono deluse: nel castello dei Dragulescu, di cui è ospite, si respira aria di mistero e il padrone di casa è un personaggio a dir poco enigmatico, che risveglia la sua immaginazione e accende in lei una passione incontenibile. Poi una serie di tragici eventi getta una luce ancor più sinistra sul castello, e Theodora si rende conto che diventare preda del desiderio non è l'unico rischio che corre, né il più pericoloso.
Un thriller storico romantico e misterioso, con suggestive atmosfere gotiche, che mantiene alta la tensione fino all'ultima pagina.
Per Theodora Lestrange, che sogna di diventare una scrittrice di successo, la prospettiva di sposarsi e mettere su famiglia è un incubo. Così, quando una cara amica la invita a raggiungerla in Transilvania per le sue nozze, la giovane non esita a lasciarsi alle spalle Edimburgo e un pretendente che non ama, sperando di trovare ispirazione per il suo nuovo romanzo nelle cupe leggende che ancora permeano quei luoghi. Le sue aspettative non vengono deluse: nel castello dei Dragulescu, di cui è ospite, si respira aria di mistero e il padrone di casa è un personaggio a dir poco enigmatico, che risveglia la sua immaginazione e accende in lei una passione incontenibile. Poi una serie di tragici eventi getta una luce ancor più sinistra sul castello, e Theodora si rende conto che diventare preda del desiderio non è l'unico rischio che corre, né il più pericoloso.
Un thriller storico romantico e misterioso, con suggestive atmosfere gotiche, che mantiene alta la tensione fino all'ultima pagina.
MIO VOTO: 5 stelle
MIA RECENSIONE :
Un libro su cui ci tengo molto a dire la mia è Mistero al castello.
Mi ha colpita moltissimo e posso affermare che è uno dei libri migliori che abbia mai letto.
Comincio con alcune precisazioni doverose.
Non e’ un paranormale.
Molte possono essere state ingannate da alcuni elementi della trama e dall’ambientazione: in realtà è un libro gotico, di mistero, cupo e ricco di elementi di superstizione popolare, ma che fornisce spiegazioni razionali ad eventi che possono sembrare Sovrannaturali.
Non è un romance,
ma un libro scritto in prima persona che parla delle emozioni della protagonista, dal suo punto di vista, tra cui anche l’attrazione per il conte. L’amore è un elemento importante, ma non è il baricentro della storia.
Proprio la scelta della prima persona mi è sembrata originale ed azzeccata.
La nostra protagonista è una persona razionale, cresciuta dal nonno scienziato e studioso, non può che tentare di dare spiegazioni razionali ad ogni evento; da persona vivace intellettualmente, non può fare a meno di scavare e tentare di scoprire, riflettere e dedurre. Mi assomiglia un po’ e non ho potuto non immedesimarmi in lei.
Si ritrova in un ambiente fuori dal suo mondo, la Romania , terra di conquista per gli austriaci, quindi occidentale, ma ai confini dell’impero, dove permane una sorta di anacronistico medioevo e il signore del luogo è il padrone assoluto, ha diritti sul popolo dati da un potere quasi feudale. In questi luoghi antichi, permangono superstizioni, che viste dall’esterno sono ridicole e decisamente pittoresche, ma vissute lì, sono spaventosamente reali. Parliamo di uomini lupo, non morti, vivi contaminati dai non morti, insomma: vampiri e licantropi.
La protagonista si ritrova a fare i conti con questa realtà parallela.Il fatto di avere questa narrazione in prima persona, mi porta a vedere ciò che lei vede, i suoi occhi sono i miei, i suoi ragionamenti, ma anche le sua paure e i suoi timori sono entrati profondamente in me
Mi sono ritrovata a combattere con lei contro questa folle irrazionalità, a cercare invano di spiegare cose improbabili, mentre ogni punto di riferimento si sgretola ed ogni persona sembra diversa e poco affidabile, rendendo la situazione incomprensibile, ambigua e torbida: mi son sentita sempre più disorientata e, a tratti, scoraggiata e tentata dalla fuga.
Non dico troppo per non svelare gli “arcani” anzitempo, ma ogni personaggio non è quello che sembra.
La storia si colloca in un ambiente magico, delineato in modo magistrale:
è un ambiente cupo, angosciante, misterioso, ma meraviglioso e incontaminato.
Il ritmo è lento, volutamente, sincronizzato con quello del castello, ma mai noioso, anzi è denso di avvenimenti, ragionamenti, deduzioni e colpi di scena che cambiano continuamente le carte in tavola.
E poi c’è la componente sentimentale.
Non ci deve aspettare un’analisi accurata dell’innamoramento ed un susseguirsi di scene amorose e passionali più o meno ben riuscite, anzi!!!
La narrazione in prima persona rende chiarissime le sensazioni di lei, tanto che sembra di rivivere i propri turbamenti amorosi, ma è univoca e unilaterale: non si capisce mai quali siano i sentimenti delle altre persone, si scopre tutto pian piano insieme alla protagonista, ma riuscendo a comprendere sempre e solo ciò che lei capisce.
E vediamo quindi un’amica fragile e premurosa ***SPOILER***ma solo in apparenza,infatti se ne scoprirà, a sorpresa, l’ambiguità e la fragilità mentale***, una donna anziana debole e malata ***anche qui solo in apparenza: in realtà è una persona avida, manovratrice e di un grado di pazzia talmente profondo, da essere assolutamente lucida nei propri calcoli perversi*** e una serie di altri personaggi che giocano un ruoli alquanto ambigui.
Naturalmente il personaggio su cui vorrei focalizzarmi di più è Andrei, il padrone incontrastato di questi luoghi e il principe dell’ambiguità: intelligentissimo, ammiccante , sfuggente, libertino e un po’ “bohemienne” (azzeccato il riferimento alla sua amicizia con Baudelaire) affascinante, magnetico, irresistibile, frutto di un interessante mix di educazione occidentale, in un mondo antico e diverso, arcaico e medioevale. Ma soprattutto è stato cresciuto in una famiglia governata da odio, avidità e malvagità ed è fermamente deciso a prendere con forza le distanze da tutto ciò, senza, però, ferire la madre.
Fin da subito l’attrazione tra i due è fortissima:
“Era bello, […], ma nella maniera in cui sono belli i cavalli o i leoni.
[…], ma furono i suoi occhi che trovai realmente ipnotici. Non ne avevo mai visti prima di quel colore, né in natura, né in arte. Erano grigio argento, ma di una sfumatura cupa, […]. Tuttavia questi eccellenti attributi non erano niente rispetto all’espressione di interesse e di approvazione che mostrava. Senza di quella era un qualsiasi attraente gentiluomo.Con essa, era incomparabile. Sentii che avrei potuto restare a fissarlo per un migliaio di anni, fintantoché lui mi avesse guardata con quegli occhi impenetrabili, e fu solo quando Cosmina parlò, che tornai in me”
L’autrice è riuscita a creare una tensione tra i due magica, il sentimento è magnetico, irresistibile, le loro anime si toccano, si sfuggono, si attirano e si respingono, giocando e legandosi sempre più profondamente ed inesorabilmente. Ed è meraviglioso sentire con Lei il sentimento che sboccia incontrollato, violento, incontrollabile, insomma realistico e del tutto incontenibile. L’ho sentito anch’io ed è stato come se m’innamorassi di nuovo un po’ con lei, e lui entrasse anche a far parte un po’ di me.
Le scene di sesso sono quasi inesistenti, cosa alquanto rara di questi tempi, me quanta sensualità scaturisce da queste pagine…ed il finale , anche in questo lascia con il fiato sospeso fino all’ultimo.
Insomma un libro con cui ho avuto un’empatia del tutto particolare, scritto magistralmente, in modo elegante e fluido, curato stilisticamente e storicamente, ricco in trama, particolari ed ambientazione, che consiglio a tutte quelle che cercano una lettura non povera e diversa, gotica, misteriosa, sensuale e languida, da leggere con tranquillità e concentrazione, ideale per le lunghe serate invernali.
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