- Il giardino dei
nuovi inizi
- La casa dei
grandi incontri
- Una dolce
scoperta
Trame e copertine qui
Considerazioni generali sulla serie:
Questa trilogia è da leggere rigorosamente in ordine e,
possibilmente di seguito. La trama verticale, che si snoda lungo tutti i tre
libri, è molto corale, le trame, anche le orizzontali, s’intrecciano, i personaggi si
evolvono e compaiono tutti dal primo all’ultimo libro.
Tutto ha inizio nel momento in cui una madre
intraprendente e tre fratelli impresari
edili acquistano un vecchio hotel e decidono di riportarlo all'antico splendore,
con una ristrutturazione che non solo lo abbellirà, ma gli ridarà una vera e
propria vita, rendendolo nuovamente l’anima della cittadina di BoonsBoro e restituendogli
una vera e propria vita.
E questa ristrutturazione cambierà profondamente la vita
di ognuno di loro. Naturalmente intorno all'hotel nasceranno nuovi amori,
verranno a galla amori già iniziati e si coroneranno vecchi sogni che
sembravano impossibili.
Di volta in volta il fulcro
delle vicende si sposta su uno dei tre aiutanti fratelli carpentieri, abituati
ai lavori manuali, ma per nulla rozzi, anzi...
interessante la caratterizzazione
diversa che l'autrice ha riservato ad ognuno di loro, e la compagna che ha
voluto disegnare loro accanto. Fin qui nulla di nuovo: tutta la trilogia è
impermeata da buoni sentimenti e da diverse forme di amore, secondo lo stile
collaudato della Roberts che, seppure risulti mano mano sempre meno originale,
a mio parere, è sempre una gioia da leggere.
Secondo il mio gusto, il primo libro è il più coinvolgente,
soprattutto per la presenza di una nidiata di bambini orfani di padre, che,
complice il mio cuore di mamma, mi ha
fatto vivere intensamente ogni istante delle loro vicende qui descritte, calandomi
nella
loro difficile eppure gioiosa
quotidianità, commuovendomi nel
profondo. La loro voglia di vivere e la possibilità di una nuova prospettiva di
felicità, anche per la loro madre, mi ha fatto adorare tutta la storia.
Un po' sottotono il secondo libro, che risente della
pesantezza nella descrizione di una ristrutturazione ormai giunta al termine ed
orami senza più nulla di nuovo da dire e di due protagonisti un po' troppo
indecisi.
Scoppiettante ed emozionante,
anche se non eccellente, il terzo:
una degna conclusione per una serie di alto livello, complice l’inserimento di
nuovi stuzzicanti progetti.
Non mi hanno infastidito le
descrizioni lunghe, particolareggiate sulle ristrutturazioni, che
caratterizzano tutta la trilogia; le considero anzi un valore aggiunto, un tocco
di realismo che ha reso la storia più credibile ed interessante. Bisogna infatti
sottolineare che io sono portata ad adorare tutto ciò che riguarda architettura
e arredamento, per studio, vocazione (ma, preciso, non professione), ma credo
possano risultare pesanti agli occhi di lettrici non particolarmente
appassionate dell’argomento.
Fin dal primo libro risulta
evidente che la presenza di un fantasma avrebbe influito sulla trama in modo
incisivo e determinante su tutta la storia.
E lo sviluppo delle sue vicende,
presenti e passate, che si snoda come un filo continuo e sempre più forte lungo
tutta la trilogia, è man mano più sorprendente, più intrigante, più commuovente.
Fino all'apoteosi delle ultime pagine del terzo libro, in cui la descrizione di
un sogno (di cui non rivelerò i protagonisti), che sarà la chiave di risoluzione
del mistero, risulta essere tra le migliori pagine mai scritte da
quest'autrice, toccante in modo quasi doloroso: davvero indimenticabile.
Unico punto dolente è l’uso
strumentale che l’autrice fa del fantasma nel combinare le coppie: emerge
un’inedita incapacità di far incontrare gli opposti, di mettere insieme due
protagonisti che fan scintille da subito, ma sono poco compatibili.
In conclusione una trilogia
che ho amato molto, leggibile, intrigante e romantica, che, malgrado alcuni difetti, non fa che confermare il mio alto grado di
gradimento verso quest'autrice.
Una chicca:
guardate qui il vero hotel su
cui ha lavorato Nora Roberts con il marito: non vi sembra di essere nel libro?