Qui trovate ricostruita la cronologia di lettura, per godervi appieno ogni libro che la compone.
Questi titoli sono usciti in parte pubblicati da Mondolibri, in parte da Halequin Mondadori.
IL SIGNORE DEI MARI era reperibile solo in edizione originale Euroclub, nell'usato, con evidenti difficoltà e spesso alti costi.
Una buona notizia:
il primo di agosto uscirà in ristampa ( e in ebook) nella fortunata collana Oro Introvabili, sotto l'etichetta I Romanzi Mondadori.
Ambientazione:
Inghilterra + Irlanda, 1571 (periodo Tudor)
Trama:
Dopo cinque anni trascorsi senza ricevere notizie dal padre, la bellissima Katherine FitzGerald riesce a lasciare il convento francese dove è stata educata e a salpare per l’amata Irlanda. Ma la nave su cui viaggia viene abbordata dai pirati, e Katherine viene fatta prigioniera da Liam O’Neill, il famigerato Signore dei Mari. Costretta a seguire l’attraente e arrogante carceriere fino alla sontuosa corte di Elisabetta I, la fanciulla si ritrova imbrigliata in una rete di segreti e congiure, che fanno di lei l’importante pedina di un gioco molto pericoloso. Un gioco che Liam è deciso a portare a termine, e a vincere, anche se questo significa sacrificare tutto ciò che ha di più caro…
Ecco l'edizione Euroclub:
Mio commento:
Giudizio: 4 stelle e 1/2
Libro davvero denso, ricco, emozionante.
In una parola: travolgente.
Lo stile della
Joyce mi piace veramente moltissimo, non posso negarlo, e anche se ci sono molte
scelte nello sviluppo dell’intreccio di questo libro che di solito fatico a
digerire, devo ammettere che comunque mi sia piaciuto davvero molto. E il
merito è sicuramente da attribuire all’autrice che ha saputo rendere
accettabili particolari che di solito non lo sarebbero.
La storia è ambientata nel periodo elisabettiano, che,
confesso, non conosco molto bene e di
solito mi appassiona pochissimo. La ricerca storica alla base è piuttosto ben documentata: troviamo infatti
molti riferimenti storici precisi e molti personaggi davvero esistiti, come
spiegato dall’autrice stessa nella nota d’appendice. Questo rende la storia credibile e, per me,
decisamente di maggior interesse.
Gli intrighi non mancano e la regina Elisabetta è
descritta come una despota insicura, irosa, acida e voltagabbana.
La moltitudine di situazioni, luoghi e personaggi
secondari è gestita piuttosto bene: la lettrice è trasportata (talvolta
sballottata) in palazzi sontuosi, campagne inglesi verdeggianti, o irlandesi ferite da una guerra che non
smette mai, mari impetuosi e castelli medioevali. Tutti descritti benissimo, in
modo vivido, brillante.
Ciò che non cambia
mai è il filo di tensione che lega i due protagonisti, un’attrazione potente che
si sviluppa fin dal loro primo incontro, che mi ha toccata nel profondo.
Lui è un animo
complesso, uomo egoista ed intelligentissimo, fine stratega ed abile politico
che sa sopravvivere in ogni situazione e trarne il meglio, forgiato da un’infanzia difficile, che
avrebbe spezzato chiunque, ma non lui, anzi! Come non innamorarsi di questo
pirata colto, che sa parlare da cortigiano e combattere da ribelle?
Lei è un animo
smarrito: cresciuta come nobile, educata in convento e rinchiusa durante i
cambiamenti di sorte della sua famiglia. Esce dal convento evidentemente spaesata, viene
rapita dai pirati, finisce in una corte dove intrighi e perversioni sono il
pane quotidiano e, seppur con difficoltà dovuta al suo animo ingenuo, riesce ad
adeguarsi, a rinunciare ai propri sogni di bambina per perseguire desideri
molto più concreti e adulti, con astuzia, perseveranza e qualche capriccio.
Ho trovato la caratterizzazione dei protagonisti molto
affascinante, verosimile, approfondita, intrigante.
E il loro amore davvero molto emozionante, seppur
strutturato secondo schemi molto in voga qualche anno fa, un po’ datati e a me
non proprio congeniali. Lui è un amante padrone, lei una riottosa vergine che
riesce a trasformarsi in seduttrice e manipolatrice un po’ troppo in fretta.
Lo sviluppo della trama
ricco di colpi di scena, avventuroso, incalzante condita da amori
trasversali e desideri forti, è davvero interessante, imprevedibile, e mi ha
tenuta incollata fino all’ultima delle oltre 400 pagine… impresa davvero non
facile!
Mai un tempo
morto, mai una scelta ovvia o una scorciatoia: questo libro è scritto benissimo
e mi ha fatto davvero innamorare.
Meriterebbe il massimo dei voti, che comunque non assegno
per le scene di prepotenza gratuita di Liam verso Katherine che mal ho sopportato.
Continuerò con gioia la serie De Warenne, verso la quale, nonostante il cambiamento d’epoca, ho grandissime aspettative