venerdì 24 luglio 2015

Oro introvabili: il ritorno dei De Warenne

Un paio di anni fa mi è capitato di poter acquistare Il SIGNORE DEI MARI, parte della lunga serie De Warenne di Brenda Joyce

Qui trovate ricostruita la cronologia di lettura, per godervi appieno ogni libro che la compone.

Questi titoli sono  usciti in parte pubblicati da Mondolibri, in parte da Halequin Mondadori.
IL SIGNORE DEI MARI  era reperibile solo in edizione originale Euroclub, nell'usato, con evidenti difficoltà e spesso alti costi.

Una buona notizia:

il primo di agosto uscirà in ristampa ( e in ebook) nella fortunata collana Oro Introvabili, sotto l'etichetta I Romanzi Mondadori.


Ambientazione:
Inghilterra + Irlanda, 1571 (periodo Tudor)

Trama:

Dopo cinque anni trascorsi senza ricevere notizie dal padre, la bellissima Katherine FitzGerald riesce a lasciare il convento francese dove è stata educata e a salpare per l’amata Irlanda. Ma la nave su cui viaggia viene abbordata dai pirati, e Katherine viene fatta prigioniera da Liam O’Neill, il famigerato Signore dei Mari. Costretta a seguire l’attraente e arrogante carceriere fino alla sontuosa corte di Elisabetta I, la fanciulla si ritrova imbrigliata in una rete di segreti e congiure, che fanno di lei l’importante pedina di un gioco molto pericoloso. Un gioco che Liam è deciso a portare a termine, e a vincere, anche se questo significa sacrificare tutto ciò che ha di più caro…

Ecco l'edizione Euroclub:
 

Mio commento:


Giudizio: 4 stelle e 1/2

Libro davvero denso, ricco, emozionante.
In una parola: travolgente.
 
 Lo stile della Joyce mi piace veramente moltissimo, non posso negarlo, e anche se ci sono molte scelte nello sviluppo dell’intreccio di questo libro che di solito fatico a digerire, devo ammettere che comunque mi sia piaciuto davvero molto. E il merito è sicuramente da attribuire all’autrice che ha saputo rendere accettabili particolari che di solito non lo sarebbero.

La storia è ambientata nel periodo elisabettiano, che, confesso,  non conosco molto bene e di solito mi appassiona pochissimo. La ricerca storica alla base è  piuttosto ben documentata: troviamo infatti molti riferimenti storici precisi e molti personaggi davvero esistiti, come spiegato dall’autrice stessa nella nota d’appendice.  Questo rende la storia credibile e, per me, decisamente di maggior interesse.

Gli intrighi non mancano e la regina Elisabetta è descritta come una despota insicura, irosa, acida e voltagabbana.

La moltitudine di situazioni, luoghi e personaggi secondari è gestita piuttosto bene: la lettrice è trasportata (talvolta sballottata) in palazzi sontuosi, campagne inglesi verdeggianti,  o irlandesi ferite da una guerra che non smette mai, mari impetuosi e castelli medioevali. Tutti descritti benissimo, in modo vivido, brillante.

 Ciò che non cambia mai è il filo di tensione che lega i due protagonisti, un’attrazione potente che si sviluppa fin dal loro primo incontro, che mi ha toccata nel profondo.
 

Lui è un animo complesso, uomo egoista ed intelligentissimo, fine stratega ed abile politico che sa sopravvivere in ogni situazione e trarne il meglio,  forgiato da un’infanzia difficile, che avrebbe spezzato chiunque, ma non lui, anzi! Come non innamorarsi di questo pirata colto, che sa parlare da cortigiano e combattere da ribelle?

Lei è un animo smarrito: cresciuta come nobile, educata in convento e rinchiusa durante i cambiamenti di sorte della sua famiglia. Esce dal convento evidentemente spaesata, viene rapita dai pirati, finisce in una corte dove intrighi e perversioni sono il pane quotidiano e, seppur con difficoltà dovuta al suo animo ingenuo, riesce ad adeguarsi, a rinunciare ai propri sogni di bambina per perseguire desideri molto più concreti e adulti, con astuzia, perseveranza e qualche capriccio.

Ho trovato la caratterizzazione dei protagonisti molto affascinante, verosimile, approfondita, intrigante.

E il loro amore davvero molto emozionante, seppur strutturato secondo schemi molto in voga qualche anno fa, un po’ datati e a me non proprio congeniali. Lui è un amante padrone, lei una riottosa vergine che riesce a trasformarsi in seduttrice e manipolatrice un po’ troppo in fretta.

Lo sviluppo della trama  ricco di colpi di scena, avventuroso, incalzante condita da amori trasversali e desideri forti, è davvero interessante, imprevedibile, e mi ha tenuta incollata fino all’ultima delle oltre 400 pagine… impresa davvero non facile!

 Mai un tempo morto, mai una scelta ovvia o una scorciatoia: questo libro è scritto benissimo e mi ha fatto davvero innamorare.

Meriterebbe il massimo dei voti, che comunque non assegno per le scene di prepotenza gratuita di Liam verso Katherine che mal ho sopportato.

Continuerò con gioia la serie De Warenne, verso la quale, nonostante il cambiamento d’epoca, ho grandissime aspettative

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