giovedì 23 giugno 2011



I FRATELLI SINCLAIR
di Sarah Elliott

Il marchese libertino

Trama:
Inghilterra 1816
Giunta alla quarta stagione mondana senza aver trovato un marito che risponda alle sue aspettative, Beatrice Sinclair si è rassegnata a non conoscere mai le gioie dell'amore e ha deciso che quella, vada come vada, sarà la sua ultima esperienza in società. Poi però incontra Charles Summerson, Marchese di Pelham, uomo dalla pessima reputazione ma capace di procurarle il genere di eccitazione a cui lei in cuor suo ha sempre anelato. L'attrazione fra i due si accende all'istante benché, ossessionato dal suo doloroso passato, anche Charles abbia deciso di non sposarsi mai. Quando la fanciulla e l'affascinante marchese vengono sorpresi in atteggiamento compromettente in un momento di incontrollabile passione, si ritrovano dunque costretti a convolare a nozze. La vita coniugale si rivela però molto diversa da ciò che Beatrice sognava. Tanto diversa e deludente, in effetti, da spingerla a fuggire...

Un irresistibile seduttore:

Trama:
Inghilterra 1817
Mentre trova assai noiose le attività tipicamente femminili come il ricamo, il giardinaggio, la pittura, con cui le giovani perbene impegnano il proprio tempo, Katherine Sutcliff adora invece occuparsi dell'impresa di costruzioni navali ereditata dal padre. Per poterla dirigere senza incorrere nell'ostracismo della buona società, ha bisogno però di un marito condiscendente e affidabile che le permetta di continuare a lavorare, pur rimanendo nell'ombra. L'inizio della stagione mondana sembrerebbe l'occasione propizia per trovare il partito giusto, se non fosse che tutti i pretendenti le paiono subito poco interessanti. L'unico a suscitare il suo interesse è Benjamin Sinclair, un noto libertino appena rientrato a Londra dopo un lungo soggiorno all'estero. Che l'affascinante gentiluomo non sia l'uomo adatto ai suoi piani, Kate lo capisce subito, se non altro per la pessima reputazione che lo accompagna. Ma come resistergli?

Il gioco delle parti

Trama:
Inghilterra, 1818
Eleanor Sinclair, annoiata dagli affollati ricevimenti della Stagione londinese, decide di recarsi a teatro da sola benché questo sia considerato oltremodo sconveniente per una fanciulla di buona famiglia. Tuttavia, la sua intraprendenza viene ben ripagata, perché la serata si rivela molto eccitante, anche grazie all'incontro con James Bentley, uno spettatore con i modi di un lord e il sorriso di un'irresistibile canaglia. L'uomo, visibilmente attratto da Eleanor, le propone di farle da accompagnatore ogniqualvolta desideri assistere a uno spettacolo teatrale e la giovane, incapace di resistere alla tentazione, accetta, dimenticando di essersi presentata come istitutrice. A quel punto, però, sbagliare una battuta significherebbe mettere a repentaglio il proprio onore... e forse anche qualcosa di più

RECENSIONE:
Ho letto che l'esordio di questa scrittrice è stato da giovanissima e si vede: le trame non sono originalissime; tuttavia sono sviluppate piacevolmente.
Il primo è ricco di ingredienti succosi e personaggi particolari che fanno da contorno a una complicata e travagliata storia d'amore tra due problematici protagonisti. Entrambi votati alla solitudine e alla libertà, pur essendo fortemente attratti l’uno dall’altra ed essendo, innegabilmente, molto innamorati, hanno difficoltà ad adattarsi alla vita di copia ed al bisogno reciproco di stare insieme
Mi è piaciuto in particolare il protagonista maschile che oltre ad essere un figone pazzesco (concedetemi il francesismo),  è meno superficiale di come viene presentato all'inizio ed è in evoluzione continua: mi ha catturata il percorso interiore della scoperta da parte sua del sentimento amoroso. E’ una figura complessa che vorrebbe essere forte ma non lo è, che vorrebbe lasciarsi andare ma non può, che ha paura della vita e  dei sentimenti: il suo comportamento è contraddittorio proprio a testimoniare la battaglia che sta combattendo tra ragione e sentimenti fortissimi con cui per la prima volta si trova a fare i conti e a cui mai aveva pensato di doversi sottomettere. Aveva sempre avuto, più o meno consapevolmente,  storie leggere e non coinvolgenti con donne che non lo turbavano più di tanto; ora si trova di fronte ad una novità che lo attira e lo spaventa: il vero amore, e lui è perfettamente  consapevole che Lei è la sua esatta  metà mancante.
La forza del libro sta proprio nella rinuncia alla superficialità di un personaggio che vorrebbe essere leggero e spensierato, che si culla nella propria avvenenza, ma in realtà ha molto bisogno dell'amore di una donna.
L’eroina è idealista e decisa: si è guadagnata la nomea di ghiacciolo perché è in attesa del grande amore e non è disposta ad accontentarsi di niente di meno. Vuole un amore come quello dei genitori, di cui, però ha visto solo il lato piacevole e mai i retroscena. Per questo l’ha idealizzato. Ma trovato il grande amore, capirà che non è tutto rose e fiori e farà fatica a superare lo scotto.
Il tutto è condito da battute ironiche e ritmo che facilitano la lettura. Inoltre io adoro le situazioni in cui entrambi si innamorano l'uno dell'altra ma non vogliono riconoscerlo: costringono i protagonisti a guardarsi dentro e a percorrere una via che li rende più consapevoli di sé stessi e del bisogno reciproco. Naturalmente non tutti i libri riescono a sviluppare coerentemente e allo stesso tempo in modo leggibile e leggero questa introspezione psicologica . Qui è molto spassoso vedere che  tutti intorno a loro si accorgono della loro infuocata attrazione tranne loro stessi,  se poi aggiungiamo un matrimonio riparatore in cui dovrebbero sentirsi costretti e che invece si rivela un'esplosione di sentimenti... è davvero ricco e invitante. Particolare menzione ai personaggi secondari, che sono vero complemento di questa trama ben riuscita.
Uno tra i miei romance favoriti di sempre.
Il secondo è un po' più vuoto e mi è piaciuto molto meno, forse a causa dei protagonisti che non mi hanno coinvolto più di tanto: manca l'introspezione che caratterizza il primo e l'ironia che ne dava il ritmo: un fac- simile svuotato del precedente.
A parte qualche piccolo e insignificante riferimento di personaggi al fine della trama, i libri sono leggibilissimi separatamente. A distanza di tempo si è praticamente cancellato dai miei ricordi.
Il terzo è su un altro piano.
Prima di tutto bisogna premettere che inizialmente la saga doveva essere composta da due parti, ma visto il successo, l'autrice ne ha scritto una terza, cambiando registro.  Questo è il vero seguito del marchese libertino e andrebbe letto dopo. I protagonisti del primo sono presenti e fanno da importanti comprimari.
Il ritmo è sempre alto e piacevole con un intrigante gioco di ruolo dei protagonisti che la fa da padrone, specialmente nella prima parte, coinvolgendo la lettrice in una sagace commedia dell'equivoco.
Ma la seconda parte cambia tono: frutto, probabilmente (?), della mente di un'autrice più matura; il protagonista maschile ha un carattere molto complesso, risultato di traumi fisici e psicologici pesanti subiti nell'infanzia; questi ingredienti danno un tono molto serio al libro e forse più difficile da digerire: insomma lascia il segno ed è meno adatto a chi cerca una lettura puramente di svago.
Complessivamente promosso comunque a pieni voti!, soprattutto per il carattere di innovazione  introdotto dall’autrice che è riuscita ad essere coerente con le storie precedenti pur realizzando un’opera completamente diversa.
Spero che l'autrice non si fermi qui e sviluppi la storia dell'ultima sorella, seguendo la strada di innovazione intrapresa nel terzo libro.

I libri sono leggibili separatamente.
Aggiungo uno spin-off interessante  edito sempre dalla Harlequin
A CASA DEL CONTE
Harmony History n 396 /maggio 2011

Trama:
Inghilterra, 1822
Sola e in fuga, Isabelle Thomas ha bisogno di un lavoro e di una casa. Così, quando conosce il Conte di Lennox e lui le propone di diventare l'istitutrice della sua figlioccia, decide di accettare. I problemi, tuttavia, non tardano ad arrivare. L'incontro con la ragazzina è deludente, e alcuni pettegolezzi mettono in dubbio la sua reputazione. Infine, come se non bastasse, una sera il conte la bacia appassionatamente. Il rischio di innamorarsi di lui è molto alto, e Isabelle ha paura di rimanere delusa. Ma proprio quando sta per licenziarsi, si rende conto che fuori da quella dimora l'aspettano solo problemi e angosce. E lei si ritrova a dover scegliere tra la reputazione e il cuore.

Recensione:
E’ stata una piacevole sorpresa scoprire il collegamento tra “il gioco della parti” e questo libro. James, il protagonista del “gioco delle parti” è il fratellastro minore di Richard, il protagonista di “A casa del conte”
Lo stile dell’autrice è riconoscibile, anche se ci si deve aspettare un romanzo breve, adatto alla collana: poco approfondito e leggero. Le schermaglie amorose sono piacevoli, le situazioni stuzzicanti e l’evolversi della storia interessante. Non mi aspettavo un capolavoro, ed è andata  bene così: questo libro è stato una piacevole lettura. Completa il libro a cui è collegato, donando un altro punto di vista del passato di James, da parte di un fratello che già era stato tassello importante del libro precedente. Bello anche il fatto che i protagonisti del precedente qui ritornino a “rendere il favore” : è sempre interessante vedere una copia con cui si son patiti i travagli amorosi, a distanza di tempo, unita, felice e con un rapporto consolidato. Consigliato, anche come lettura indipendente.

martedì 21 giugno 2011

IL PRINCIPE NEGROMANTE

I ROMANZI MONDADORI MYSTERE N 24 /2007


TRAMA:Il principe Florian vive in esilio da quando il malvagio Richard di Valinor ha conquistato il regno di Venya. Il giorno in cui si imbatte nell’affascinante Rose, nipote ribelle del nuovo sovrano, non può neppure immaginare le sfide che dovrà ancora affrontare. Mentre la passione li infiamma, solo le arti magiche potranno salvare le loro vite.


A chi piace il genere.
                                     
Sicuramente quest’affermazione è un monito da tener presente quando ci  si avvicina a questo libro.

Io l’ho apprezzato  molto, ma io amo il fantasy, quindi comprendo perfettamente che può non piacere: è solo per chi si trova a suo agio in “mondi diversi”. Qui infatti abbiamo due ingredienti: il fantasy  e il romance.

L’intreccio in sé, non è  “complicato”, né, per la verità, troppo originale: il principe detronizzato vuole cacciare l’impostore, riprendersi la corona, trasformando questo nello scopo unico della vita.
La storia d’amore, tuttavia, è coinvolgente: l’eroe decide sposare la protagonista per utilizzarla come “pedina” nella tattica di riconquista, ma se ne innamora profondamente, imparando gradualmente ad apprezzarla come “una foresta oscura, buia e per nulla attraente, in cui entra un raggio di sole che illumina i segreti fantastici che racchiude gelosamente”, diventandone “dipendente”.
E la protagonista, seppur all’inizio sia descritta come scialba ed ordinaria, educata, ma un po’ troppo “aristocratica”,  non fa che crescere e fiorire all’interno del romanzo e dimostrarsi all’altezza di “cotanto eroe”.

Il corteggiamento è delicato sensuale, il principe è affascinante e la principessa ne è affascinata: insomma un piacevole dipanarsi di una storia già vista e rivista.

Ciò che rende “speciale” questo libro sono proprio le componenti fantasy : questo mondo   incantato ti attira, ti prende e ti fa suo…
E’ ambientato in un medioevo “parallelo” con ingredienti classici quali castelli, villaggi, potenti, popolo, schiavi e pirati, ma  anche popolato di maghi, creature fantastiche come sirene e mutaforma.
Tutti questi elementi, a dire il vero sono introdotti in modo casuale, talvolta disordinato, con tantissimi nomi“strani” da ricordare che indicano vari popoli che dovrebbero convivere, ma che si disprezzano e si fanno la guerra. Ci vorrebbe il glossario e la cartina, come un vero fantasy che si rispetti.
Questo mondo è stato costruito con tale dovizia di particolare e i personaggi sono così tanti, che si potrebbe pensare che i libri siano molti e che questo sia una sorta di introduzione. Invece no. Che strano!
Una serie, infatti, colmerebbe le lacune lasciate da questa storia che così risulta immatura ed abbozzata, ed aiuterebbe a chiarire i vari aspetti oscuri delle razze, dei popoli, della società, degli intrighi politici, sviluppandoli  meglio; inoltre sarebbe utile per seguire le stuzzicanti storie individuali di vari personaggi interessanti vissuti prima e dopo la vicenda:

* il principe con i suoi poteri magici e misteriosi, che lo rendono nobile tra la sua gente,e la sua sfortunata storia che non gli ha permesso di sviluppare appieno i suoi poteri, uccidendolo piano piano. Tutto questo contribuisce a conferirgli un’aura incantata che aleggia su di lui che lo rende affascinate ed ammaliante. Ma se parla troppo poco e molti punti rimangono oscuri ed incompiuti-

*i genitori di Florian con il loro grande amore,

* il cugino Cristobal, che qui è ambiguo e insicuro, ma ha delle potenzialità (in verità sia positive che negative), 

*il fido e onnipresente Ewan…

Insomma tanto ci sarebbe da scrivere, in un mondo dalle infinite sfaccettature.

Io ho amato molte serie puramente Fantasy e trovo affascinante la costruzione di questi mondi paralleli: un tocco di romance l’ha resa perfetta per me!

In conclusione, lo definirei incompiuto. Mi rammarico davvero molto del fatto che,  per ora, questo sia l’unico libro che l’autrice abbia scritto con quest’ambientazione.
A quando il prossimo?
Io sarei in prima fila nell’acquisto, perché, come ho detto : “mi piace il genere”!


giovedì 2 giugno 2011

IL PROFUMO DELL’OSCURITA’
Di Emma Holly
Leggereditore / aprile 2011

TRAMA:
Londra, 1922. La pioggia cade stanca sulla città, ma alla giovane Estelle non importa: oggi ha incontrato l’uomo della sua vita... Dieci anni dopo, Edmund Fitz Clare, noto professore di Storia e vampiro mutaforma, deve fare i conti con un pericolo imminente: il destino della sua stirpe e quello della sua famiglia umana, ignara della vera natura dell’uomo, potrebbe essere compromesso per sempre. E quando Estelle lo condurrà per i sentieri di un amore sensuale e irresistibile, dovrà fare di tutto per non turbare un equilibrio che per lunghi anni ha tentato di proteggere. Estelle intuisce che il loro cammino è minacciato da forze oscure e inquietanti, ma nulla le impedirà di perdersi con Edmund in un’avventura che la porterà a svelare la chiave dei suoi segreti, scoprendo a sua volta poteri che mai avrebbe sospettato di possedere.
Fra sensualità, azione e suspense da capogiro, Emma Holly ci trasporta in una dimensione sovrannaturale inedita, per una serie che ha conquistato centinaia di migliaia di lettrici solo negli Stati Uniti.
RECENSIONE:
Che libro strano. Non so come giudicarlo.
Non posso dire che non mi abbia interessato,  ma l’ho trovato un po’ troppo pesante e talvolta di difficile lettura.
Innanzitutto bisogna sottolineare che l’ambientazione storica e l’accuratezza nella creazione di un modo di vampiri parallelo lo hanno reso interessante, e particolare. Originale l’idea di un vampiro pluricentenario che aspira ad avere una famiglia umana e, tra la prima e la seconda guerra mondiale, adotta tre bambini molto legati tra di loro al punto da sembrare fratelli e da  comportarsi come tali. Li cresce con attenzione e gioia, creando un calore degno delle migliori famiglie.
Si inserisce anche la figura di una ragazzina quindicenne che lui giudica adatta per essere amica della figlia, e, allo stesso tempo, bisognosa di attenzioni perché sull’orlo di un baratro di risentimento e di rabbia scaturiti dall’essere parte di una famiglia che la ignora. Bellissimo il contrasto tra l’essere famiglia per scelta, per bisogno di dare amore , e l’esserlo per caso, solo biologicamente,  tra freddezza ed indifferenza.   
Dopo un salto temporale di un decina d’anni, ci ritroviamo alle prese con questi giovani cresciuti e il “padre” sempre uguale. Interessante l’espediente dell’incanto a cui lui fa ricorso per mimetizzarsi, come illusione dietro cui nascondere il suo aspetto (in verità favolosamente attraente) e le sue abitudini , che così sembrano eccentriche, ma mantengono una parvenza di umanità. E stuzzicante scoprire come non tutti gli esseri umani siano sensibili a tale “trucchetto” allo stesso modo, tanto da creare succosi equivoci (come quando i due protagonisti sono insieme e lei , dotata di una vista particolare, lo vede bellissimo e “splendente”, mentre gli altri non si capacitano del loro rapporto: lui sembra un anziano signore, seppur distinto e affascinante, ma adatto, semmai, ad esserne il padre).
Altresì intrigante la costruzione di  questa società parallela di vampiri, composta da popoli diversi, inclini più o meno a convivere con gli umani, dotati, ognuno di poteri diversi e rigidamente governati da capi che si equivalgono a poteri e si rispettano l’un l’altro.   
Ma il vero tocco di classe, sta nel riferimento preciso, seppur accennato, alla situazione mondiale bollente in un Inghilterra tesa a seguire la situazione europea, dove ancora si stanno raffreddando le ceneri della grande guerra e i popoli , governati dai veri mostri come Hitler e compari, si stanno rapidamente quanto inconsapevolmente  avvicinando ad un altro conflitto.
   Gli spunti per essere un ottimo libro, quindi, non mancano di certo, ma mi ha infastidito il continuo accoppiarsi degli innumerevoli personaggi. Sembra che l’input della storia sia proprio lo scatenarsi di una strana smania sessuale incontrollata dei personaggi, che più o meno latente, scoppia improvvisamente e contemporaneamente, tanto che uno dei protagonisti, ad un certo punto, non riuscendo a controllare le proprie voglie, si chiede se nell’aria non ci sia qualcosa di strano!!! Sinceramente non disprezzo le scene amorose (anche se qui, per dovizia di particolari e frequenza di rapporti, si sfocia nell’erotico, talvolta nel ridicolo), ma la storia d’amore principale ne risulta oscurata, mentre la trama perde di mordente e tralascia alcuni sviluppi interessanti. Mi ha infastidito, in particolare, il rapporto tra due dei tre fratelli, Ben e Sally, che pur non essendo biologicamente legati, hanno un legame affettivo familiare così forte, concreto e datato, da far apparire  il loro rapporto amoroso come dolorosamente incestuoso: possibile che improvvisamente si scopra un’attrazione fisica così forte, tanto da non potersi fermare un attimo ad analizzarla e ci si butti con tale foga l’uno sull’altro? 
Inoltre tanto ho apprezzato i riferimenti storici, quanto son rimasta sbigottita dal comportamento completamente anacronistico dei personaggi, specialmente dei personaggi femminili (umani) della storia, completamente disinibiti e con un linguaggio del tutto inappropriato.
Non ultimo motivo di perplessità sta nell’assoluta mancanza di finale.
Sapevo che i libri di questo terzetto erano strettamente collegati tra loro, però la mancanza di conclusione non mi crea aspettativa verso il prossimo capitolo, ma solo frustrazione di aver faticato per portare a termine un libro sviluppato in un modo non a me congeniale e non aver raggiunto la meta.
Spero di poter avere presto il secondo, in modo da capire se l’attesa sarà premiata da un cambiamento di registro che potrà rendere questa serie originale ed appettibile o se cadrà nel limbo delle occasioni mancate.
La trilogia Fitz Claire
Traggo queste informazioni dal sito ufficiale di Leggereditore link
Fa parte della serie Midnight o degli Upyr così composta:
1- Luisa’s Desire, novella nell’antologia Fantasy (inedito in Italia)
2- Catching Midnight (inedito in Italia)
3- Hunting Midnight (inedito in Italia)
4- The Night Owl novella nell’antologia Hot Blooded (inedito in Italia)
5- Courting Midnight (inedito in Italia)

6- IL PROFUMO DELL’OSCURITA’ (Kissing Midnight) mia recensione qui
7- Breaking Midnight (inedito in Italia)

8- Saving Midnight (inedito in Italia)

9- Devil at Midnight (inedito in Italia)
10- Angel at Dawn (inedito in Italia)