martedì 21 giugno 2011

IL PRINCIPE NEGROMANTE

I ROMANZI MONDADORI MYSTERE N 24 /2007


TRAMA:Il principe Florian vive in esilio da quando il malvagio Richard di Valinor ha conquistato il regno di Venya. Il giorno in cui si imbatte nell’affascinante Rose, nipote ribelle del nuovo sovrano, non può neppure immaginare le sfide che dovrà ancora affrontare. Mentre la passione li infiamma, solo le arti magiche potranno salvare le loro vite.


A chi piace il genere.
                                     
Sicuramente quest’affermazione è un monito da tener presente quando ci  si avvicina a questo libro.

Io l’ho apprezzato  molto, ma io amo il fantasy, quindi comprendo perfettamente che può non piacere: è solo per chi si trova a suo agio in “mondi diversi”. Qui infatti abbiamo due ingredienti: il fantasy  e il romance.

L’intreccio in sé, non è  “complicato”, né, per la verità, troppo originale: il principe detronizzato vuole cacciare l’impostore, riprendersi la corona, trasformando questo nello scopo unico della vita.
La storia d’amore, tuttavia, è coinvolgente: l’eroe decide sposare la protagonista per utilizzarla come “pedina” nella tattica di riconquista, ma se ne innamora profondamente, imparando gradualmente ad apprezzarla come “una foresta oscura, buia e per nulla attraente, in cui entra un raggio di sole che illumina i segreti fantastici che racchiude gelosamente”, diventandone “dipendente”.
E la protagonista, seppur all’inizio sia descritta come scialba ed ordinaria, educata, ma un po’ troppo “aristocratica”,  non fa che crescere e fiorire all’interno del romanzo e dimostrarsi all’altezza di “cotanto eroe”.

Il corteggiamento è delicato sensuale, il principe è affascinante e la principessa ne è affascinata: insomma un piacevole dipanarsi di una storia già vista e rivista.

Ciò che rende “speciale” questo libro sono proprio le componenti fantasy : questo mondo   incantato ti attira, ti prende e ti fa suo…
E’ ambientato in un medioevo “parallelo” con ingredienti classici quali castelli, villaggi, potenti, popolo, schiavi e pirati, ma  anche popolato di maghi, creature fantastiche come sirene e mutaforma.
Tutti questi elementi, a dire il vero sono introdotti in modo casuale, talvolta disordinato, con tantissimi nomi“strani” da ricordare che indicano vari popoli che dovrebbero convivere, ma che si disprezzano e si fanno la guerra. Ci vorrebbe il glossario e la cartina, come un vero fantasy che si rispetti.
Questo mondo è stato costruito con tale dovizia di particolare e i personaggi sono così tanti, che si potrebbe pensare che i libri siano molti e che questo sia una sorta di introduzione. Invece no. Che strano!
Una serie, infatti, colmerebbe le lacune lasciate da questa storia che così risulta immatura ed abbozzata, ed aiuterebbe a chiarire i vari aspetti oscuri delle razze, dei popoli, della società, degli intrighi politici, sviluppandoli  meglio; inoltre sarebbe utile per seguire le stuzzicanti storie individuali di vari personaggi interessanti vissuti prima e dopo la vicenda:

* il principe con i suoi poteri magici e misteriosi, che lo rendono nobile tra la sua gente,e la sua sfortunata storia che non gli ha permesso di sviluppare appieno i suoi poteri, uccidendolo piano piano. Tutto questo contribuisce a conferirgli un’aura incantata che aleggia su di lui che lo rende affascinate ed ammaliante. Ma se parla troppo poco e molti punti rimangono oscuri ed incompiuti-

*i genitori di Florian con il loro grande amore,

* il cugino Cristobal, che qui è ambiguo e insicuro, ma ha delle potenzialità (in verità sia positive che negative), 

*il fido e onnipresente Ewan…

Insomma tanto ci sarebbe da scrivere, in un mondo dalle infinite sfaccettature.

Io ho amato molte serie puramente Fantasy e trovo affascinante la costruzione di questi mondi paralleli: un tocco di romance l’ha resa perfetta per me!

In conclusione, lo definirei incompiuto. Mi rammarico davvero molto del fatto che,  per ora, questo sia l’unico libro che l’autrice abbia scritto con quest’ambientazione.
A quando il prossimo?
Io sarei in prima fila nell’acquisto, perché, come ho detto : “mi piace il genere”!


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