Per me è un periodo davvero impegnativo. Il risultato è che
leggo poco e con poca convinzione. Ieri, complice un piccolo fastidio
stagionale, mi sono concessa “una pausa” ed ho deciso di prendere in mano un
libro per rilassarmi un po’. La mia scelta, in questi casi, deve presentare caratteristiche
precise: libro corto, semplice, ma appassionante. Per una volta che ho un po’
di tempo per sedermi e leggere, non posso rischiare, devo essere soddisfatta. Allo
stesso tempo non devo essere troppo impegnata a tenere a mente luoghi,
personaggi o colleganti troppo complessi!!!
E la mia preferenza è caduta su un Harmony sottiletta
contemporaneo, preso l’estate scora nel
pack stagionale della Harlequin, scritto da una delle mie autrici preferite:
Nora Roberts
Una canzone d'amore
Trama:
Per una ragazza di
Philadelphia è facile innamorarsi delle praterie sconfinate del Wyoming. E
purtroppo anche di Jake Tanner, ricco proprietario terriero, arrogante,
irritante, irresistibile. Ma Samantha Evans, ribelle come un cavallo selvaggio,
non ha alcuna intenzione di cedere alle proposte sfacciate di quell'uomo
avvolto dal mistero. E, soprattutto, non intende mettere a repentaglio i suoi
sogni e il suo futuro. Almeno fino a quando non resta bloccata insieme a lui
nella sua tenuta, per tre lunghi giorni. A quel punto resistere diventa
impossibile.
Commento:
Questa è una Roberts davvero datata! Il
protagonista maschile è il classico "uomo che non deve chiedere mai"
tanto in voga negli anni ottanta: rude, prepotente, sexy e ricchissimo.
La protagonista femminile è riottosa, inesperta e categoricamente convinta di non volere niente a che fare con gli uomini, pur senza alcun motivo apparente.
La storia di passione si riduce quasi solo a un "ti avrò perché ottengo sempre ciò che desidero". La caratteristica più limitante, però, è la quasi totale assenza di punto di vista maschile. Io “lettrice Moderna", di solito, sono un poco infastidita da quest’elemento, che penalizza la trama tanto da rischiare di renderla squilibrata.
Eppure…
La protagonista femminile è riottosa, inesperta e categoricamente convinta di non volere niente a che fare con gli uomini, pur senza alcun motivo apparente.
La storia di passione si riduce quasi solo a un "ti avrò perché ottengo sempre ciò che desidero". La caratteristica più limitante, però, è la quasi totale assenza di punto di vista maschile. Io “lettrice Moderna", di solito, sono un poco infastidita da quest’elemento, che penalizza la trama tanto da rischiare di renderla squilibrata.
Eppure…
devo confessare che la lettura, nonostante queste
penose premesse, si è rivelata sorprendentemente piacevole ed intrigante,
avvolgente ed appassionante. Certo, avrei preferito molto più approfondimento
di certi aspetti e più spazio per i personaggi secondari, ma la Roberts è
sempre la Roberts: sa rendere appetitoso ogni suo scritto!
E quindi viene spontaneo chiedermi se sia tutto
riconducibile a una mera “questione di feeling”: o c’è o manca. Amo
quest’autrice, il suo stile, indipendentemente dal tipo di intreccio,
dall’originalità della trama, dal genere scelto (eh, sì, la Roberts scrive di
tutto: dal romance puro al Romantic suspense più cupo, dallo storico al
contemporaneo, fino ad arrivare al paranormale o al futuristico) e non ho
ancora trovato un suo libro che sia stato in qualche modo deludente, anche
quando le premesse sono tutt’altro che nelle mie corde o quando lo schema
sembrerebbe già trito e ri-trito!!!
E quindi rappresenta il mio porto sicuro, una certezza, la mia copertina di Linus: rassicurante, morbida ed avvolgente. Una di
quelle autrici garantite, su cui posso sempre contare per passare qualche
ora in buona compagnia! Forse non l’unica, ma decisamente una delle mie
preferite.
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