lunedì 14 marzo 2011

MENAGE PROIBITO
Di Lora Leight
Leggereditore
Febbraio 2011

TRAMA:
Ci sono donne che non arretrano di fronte ai propri limiti e osano andare incontro alle fantasie più nascoste. Per amore si è disposti a tutto, ma fin dove riuscirà a spingersi Keiley? Il suo è un matrimonio perfetto, basato sulla complicità, il rispetto, la passione. Ma c'è qualcosa che suo marito non ha mai osato dirle... Due uomini e una donna: il regno incontrastato del piacere femminile. Una fantasia allettante ma pericolosa, proibita come le parole che non osiamo confessare. Soprattutto quando si è felicemente sposati e si ha tutto ciò per cui abbiamo sempre lottato. E se fosse nostro marito a chiederci di spingerci oltre? Di attraversare porte che si aprono su un orizzonte sempre più vasto? Keiley inizia un viaggio che la porterà ad assaporare la vertigine del sesso che fa perdere i sensi e scuote l'anima. Ad accoglierla ci saranno i sentieri più sensuali del desiderio, ma anche le contraddizioni dell'amore, della possessione, e lo spettro ostile della gelosia.
RECENSIONE:
Se devo dare una definizione di questo libro, direi “faticoso”.
Nel senso che ho faticato ad entrare nella lettura perché  è stata difficile l’immedesimazione nei personaggi, presupposto per me fondamentale per apprezzare un romanzo. E mi sono ritrovata a riflettere molto, in moltissimi punti della storia, tanto che, scherzosamente, mi son lamentata che mi facesse invecchiare, contribuendo ad aumentare le mie rughe d’espressione, visto che durante la lettura mi son sorpresa spesso con la fronte corrugata.
Sapevo di  accostarmi ad un libro erotico e mi aspettavo tanto sesso e molto dettagliato. Così è stato, ma in realtà non è questo che mi ha infastidito.
L’autrice descrive il rapporto fisico in modo molto esplicito, dettagliato, ma sobrio. Non è cinica, ironica o sensazionalistica, ma riesce a far trasparire tutto il lato piacevole della pratica sessuale, rendendo meraviglioso l’atto, sottolineando la valenza come componente fondamentale nel consolidamento del rapporto coniugale. Niente di “sporco” né “morboso”, ma assolutamente normale. E questa “normalità” la traspone anche alla pratica del menage. Quindi leggere  di certe “evoluzioni” sessuali, per quanto “strane”, non mi ha turbato come avrei creduto.
Ciò che non riuscivo a comprendere era come un marito geloso, che fa scenate alla moglie per come si veste e non permette neppure agli amici di ballare con lei, abbia la necessità di inserire un terzo (un altro uomo) nel loro rapporto. E  non parlo solo di triangolo sessuale, ma proprio di rapporto sentimentale a tre. Ho quindi cercato di comprendere la psicologia dei protagonisti e il percorso che li ha portati a quel punto.
Lei, Kelley, ragazza che è stata esposta alla cattiveria del mondo fin da giovane, senza appoggi che potessero tenere saldo l’equilibrio interiore e l’autostima. Ha lottato ed è sopravvissuta, ma ha represso i propri istinti fino a nasconderli persino a sé stessa. Trovato l’amore del marito, si è donata pienamente e  ha riposto in lui tutta la sua fiducia, appoggiandosi a lui  e crescendo, rinforzandosi nell’equilibrio e nella serenità del rapporto coniugale. Intuisce fin da subito che, però, il marito ha in sé un lato oscuro che se non si manifesta rischia di sopraffarlo in modo violento e di far crollare il matrimonio. Ma quasi inconsciamente lo accetta,  decidendo di lasciare un attimo da parte questo aspetto, e di affrontarlo a tempo debito.
Lui, Mac, bambino traumatizzato dalla debolezza materna e dalla violenza paterna, ha rinnegato il valore della coppia tradizionale, che ha visto troppo squilibrato,  ed ha sviluppato un concetto diverso del rapporto amoroso, dedicandosi a pratiche al limite della perversione fin da giovane, ma trovando il suo equilibrio nella pratica del  ménage.
Il terzo: Jethro. Uomo ombroso, traumatizzato dal rifiuto prima dei suoi famigliari e poi della società, ha paura di amare, perché quando ama distrugge e ne viene ferito a sua volta. Ha bisogno che ci sia qualcuno che” ami al posto suo”.
Mac e Jethro sono due facce della stessa medaglia, due uomini incompleti che sono l’uno la metà mancante dell’altro: hanno dentro di loro ferite così profonde, insicurezze così radicate che solo appoggiandosi reciprocamente sono riusciti a trovare un equilibrio. Si sono scelti ed hanno bisogno l’uno dell’altro. Mancando questo legame, manca il baricentro ed entrambi sono in balia della loro furia interiore.
Comprendendo che queste due persone sono talmente in sincronia da essere un meccanismo perfetto solo insieme, si riesce ad accettare che devono far diventare la vita coniugale un triangolo: certe volte un intero è formato da tre parti. E Mac ha lavorato con sua moglie cercando di prepararla a questo suo bisogno, non imponendoglielo, ma sforzandosi  di farle accettare il suo punto di vista. Lei ha percorso una strada a tappe: dapprima il rifiuto, poi l’accettazione titubante, la timida prova ed infine la travolgente passione. Non che sia sempre sicura di tutta la faccenda, anzi si pone domande di continuo, cercando anche di capire se il marito abbia tendenze bisessuali che porterebbero il suo interesse verso il “terzo” a livello ancora più fuori dagli schemi; talvolta, poi, si sente usata e fatica a non sentirsi schiacciata dal “troppo amore”. Ma il tempo e le circostanze la porteranno ad aprire la propria mente ed ad accettare il triangolo come stile di vita, a patto che sia equilatero ed ognuno dei tre sia sullo stesso piano, non ci sia più il concetto di  coppia, con un  terzo esterno che fa da diversivo.   In questa famiglia tutti saranno uguali.
Il concetto, se ci si pensa, non è così scontato e certe volte manca del tutto in famiglie tradizionali dove, talvolta,  uno tende a sopraffare l’altro, perseguendo così solo l’appagamento individuale e non la costruzione del piacere di coppia.
Entrambi gli uomini saranno così appagati pienamente, sessualmente, ma soprattutto,  sentimentalmente. Lei, d’altra parte,  si sentirà veramente amata, protetta, e si  rinforzerà così tanto da presentarsi a testa alta davanti ad una società pronta a giudicare e a condannare questo suo comportamento, riuscendo a superare una delle sue più grandi fobie: la paura di essere al centro del gossip. Sarà paradossale scoprire che la chiave di tutto era di essere tanto forti da superare interiormente le proprie insicurezze, non sentendosi sporchi, in modo che  neppure gli altri potranno vederti come tale, non trovando appigli e debolezze a cui afferrarsi per ferire.
Tutto questo percorso psicologico al limite delle convenzioni è esacerbato da un risvolto giallo della trama piuttosto coinvolgente. In certi punti era così difficile, per me, comprendere e proseguire in questa travagliata lettura che solo la voglia di scoprire l’identità del maniaco mi ha spronata a proseguire.
 E per fortuna l’ho fatto perchè questo libro, a conti fatti, è stata una lettura veramente arricchente.
Mi ha aiutata a comprendere i miei limiti e mi ha dato quindi modo di poterli  superare.
 Non parlo di infilare un altro uomo nel mio letto (a questo non ci arriverò mai),  ma di impegnarmi ad accettare che l’amore abbia diverse sfaccettature e che ciò che appagante per una persona , per un’altra possa non esserlo: devo allargare la mia mente se non voglio giudicare sbagliato ciò che non lo è affatto. Devo fare uno sforzo su me stessa e convincermi che l’unica cosa che conta è che tutti i componenti del rapporto (siano due o tre ), quando maturi e consenzienti, ne siano  appagati e riescano, attraverso questo, a vivere “per sempre  felici e contenti”. Insomma, come una cara amica ha detto, illuminandomi a riguardo, l’amore è una favola che ognuno costruisce  nel modo che più gli aggrada e nessuno ha il diritto di imporre degli schemi da seguire.
E io non ho in mano alcuna ricetta miracolosa che mi induca a credere  che il mio modello, anche se soddisfa pienamente me ( e spero la mia controparte nella coppia) debba essere una regola valida per tutti gli altri.
Mi sono ritrovata a chiedermi come mi sarei comportata se fossi stata in una di quelle donne a cui è stata presentata una foto molto compromettente di questo triangolo e sono inorridita pensando che sarei stata con loro lì, a scandalizzarmi e a giudicare. Proprio io che giudico la tolleranza come fondamento di una società civile…
Quando un libro mi fa pensare così tanto non posso che essere felice di averlo potuto leggere: grazie Legger editore!

5 commenti:

  1. Anche se ancora non ho letto il libro, hai scritto una recensione sontuosa! Completa, dettagliata e profonda. Brava!

    Manuela/Clem

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  2. Bellissima recensione. A me il libro è piaciuto molto, ma devo dire di aver condiviso molte delle tue perplessità. Anche le tue considerazioni sono interessanti. Brava, davvero tanti complimenti.
    Cris

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  3. Bellissima recensione!!! Ho letto il libro quasi un annetto fa e mi è piaciuto molto, non ho trovato faticoso finirlo, anzi....tuttavia capisco benissimo il tuo punto di vista; inizialmente ho trovato che la situazione sentimentale fosse troppo forzata, finché non ho capito (anche grazie alla tua recensione) che ognuno trova la completezza a modo suo, adattando il rapporto alle sue esigenze...
    Complimenti!! Anche per il blog, leggo spesso le tue recensioni e sono sempre stupende!!
    frifu

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    1. Commmento inaspettato di cui non posso che ringraziarti Frifu!

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  4. A tutte coloro le quali hanno amato questo libro non posso che consigliare, della stessa autrice, Giochi Pericolosi, edito da Mondadori nella collana Extra Passion, di cui pubblicherò presto una recensione.

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