venerdì 5 novembre 2010

IL BACIO PERDUTO

Di Lara Adrian
Serie  “La stirpe di mezzanotte III/ Midnight Breed”
Leggereditore  ottobre 2010
 TRAMA:
La bellissima Elise Chase si aggira senza tregua per le strade di Boston. Armata di un'antica daga e spinta da un violento desiderio di vendetta, sa ciò che vuole e non si fermerà finchè non lo avrà ottenuto. Dà la caccia a colo che le hanno strappato l'amore più grande della sua vita: il figlio. Finora ha utilizzato incredibili poteri psichici, ma adesso è giunto il momento di imparare a controllarli, perchè la stanno lentamente uccidendo. La sua ultima speranza è rappresentata dall'incontro con l'affascinante e tenebroso Tegan il vampiro...
Presto fra i due nascerà un'insolita alleanza, un legame che andrà ben oltre il mero interesse personale, e che esploderà in un'orda incontenibile di desiderio. Perchè persino un cuore di ghiaccio, che per secoli ha resistito a qualunque tentazione, può vacillare di fronte alla passione.

MIO VOTO: 5 STELLE

MIA RECENSIONE :

Ed eccomi al terzo capitolo di quest’appassionante serie.

Non mi aspettavo molto: i personaggi, com’erano stati presentati precedentemente , non mi sembravano granchè, specialmente lei, ma non c’è che dire, l’autrice li ha resi profondi ed interessanti.

E’ doveroso precisare che la serie è composta da libri auto-conclusivi , per quanto riguarda la storia tra i due protagonisti, ma sono da leggere tutti ed in ordine, perché il disegno è più ampio, e la lotta tra il buoni e i cattivi si presenta nel primo libro e prosegue (con grandi evoluzioni) nei successivi, i personaggi via via protagonisti, sono presentati già nel libri precedenti, quindi, letti uno per uno, non hanno molto senso.

Ma veniamo a noi.

Come già detto, I protagonisti non si presentavano bene nei libri precedenti, almeno dal mio punto di vista.
Tegan appariva come un maschio sfuggente, privo di sentimenti, guerriero senza pietà, oscuro e solitario, al limite dell’insofferenza alla presenza di altre persone.
Elise era una vedova aristocratica, mai uscita dai rifugi oscuri, vissuta sempre all’ombra del marito e, dopo la sua morte, in funzione del figlio, ma sempre usufruendo di potere, protezione  e ricchezza data dalla posizione politica di primo piano del defunto marito


In questo libro l’autrice riesce a donare una dimensione poliedrica ad entrambi e a rendere credibile la loro affinità , cosa per me impensabile, almeno inizialmente.

Si comprende, così,  che Tegan ha innalzato  una corazza per “proteggersi “ dai sentimenti. La sua precedente Compagna, dolce ed ingenua,  è stata violentata, torturata, svuotata, resa schiava ed uccisa, e lui non ha potuto fare niente per salvarla, rischiando anzi, di cadere nella “Brama di Sangue”, debolezza a cui sono molto esposti i Gen Uno come lui. Dentro, però,  ha un mondo fatto di onore, onestà e sentimenti profondi, che lui è così abituato a tenere disperatamente sotto controllo, da essersene quasi scordato. E’ un eroe  arrogante, fortissimo, ma profondo, tenero, capace di gentilezza e comprensione empatica, capacità rafforzata dal dono di poter vivere le altrui emozioni attraverso il tatto. Cederà all’amore verso Elise gradualmente , ma inesorabilmente, compiendo un percorso commovente e delicatissimo, non vergognandosi affatto, infine, di dimostrare a tutti il suo cambiamento. Me lo aspettavo freddo, egoista e spietato ,invece mi ha conquistata con la sua assoluta mancanza di spacconeria, nonostante la sua forza e competenza sul campo, e per la sua tenerezza nell’aprirsi ad Elise.

Elise, me l’aspettavo debole ed apatica, invece è un’eroina forte e determinata, da subito. E’ elegante , ma non se la tira,non ha alcuna mania di superiorità, è traumatizzata dalla perdita del figlio, ma non si ferma a cullarsi nel dolore, cercando anzi, di reagire come meglio si può (anche se in modo un po’ suicida…)
 Ed incontrando Tegan ,riconosce la sua  metà, supera le sue debolezze, tira fuori il carattere, e, naturalmente,  fa di tutto per conquistarlo. La metafora giusta per definirla è “il pugno di ferro dentro il guanto di velluto”, infatti è gentile educata e formale , ma è ferma e decisa,testarda e volitiva,  e sempre equilibrata. 
E non esita a rivedere il proprio giudizio sui guerrieri, radicato in lei in quanto “civile”, e a non vergognarsi affatto del suo rapporto con Tegan.

La passione tra i due è immediata, magnetica e prorompente: mi sono emozionata tantissimo nel seguire il nascere di questo amore, un colpo di fulmine, che ha creato un sentimento magico, che  si è approfondito e rinforzato  con l’apporto di entrambi.
Questo è l’incontro di due solitudini ferite, che insieme si completano, ma anche il romanzo delle seconde chance, dove si dimostra la tesi che nella vita si può essere felici anche più volte, bisogna crederci ed impegnarsi perché avvenga!

Ho apprezzato molto, in questo libro,  la loro voglia di ricominciare  a vivere, senza dimenticare il passato, o rinnegare il loro amore perduto, non facendo confronti con i precedenti compagni o, peggio,  dimenticandoli, ma accettandoli come parte del loro passato e quindi contributo fondamentale a ciò che sono diventati. E la parte migliore è che, entrambi , non provano gelosia per i compagni defunti dell’altro.
E’ sempre molto difficile e spinoso, per uno scrittore,  affrontare il tema della vedovanza quando si intessono nuove storie d’amore ,, l’autrice, qui, ha fatto proprio un buon lavoro, pur inserendolo in ottica paranormale perfettamente credibile. 

Il tutto è condito da un’azione incalzante, colpi di scena e cambiamenti d’ambiente continui, una costruzione dei personaggi secondari ricca e coerente nella visione d’insieme della serie. Insomma sono sempre più invogliata a seguire l’evoluzione di questa guerra e non vedo l’ora di scoprire come proseguirà.


In conclusione un romanzo ricco, avvincente, avventuroso ed interessante sia per quanto riguarda la parte vampirica /paranormale sia per l’approfondimento del rapporto amoroso, caldo, sensuale , ma soprattutto coinvolgente. Promosso a pieni voti.

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