domenica 31 agosto 2014

Quando il talento si palesa fin dalla prima opera...

L’AMORE CHE VIENE
Di Lisa Kleypas
Genere: Romance storico
Collana: Collana Narrativa
Anno: 2014
Pagine: 576
Marchio editoriale: Leggereditore
ISBN: 9788865085370
Titolo originale: Love, Come to Me
Traduttrice: Laura Liucci
Parte di una serie: no
Disponibilità ebook: sì



Trama:


Dopo la fine della Guerra civile americana, Heath Rayne, affascinante e volenteroso uomo del Sud, decide di trasferirsi a Concord, Massachussets, e di rifarsi una vita. Quando vede per la prima volta Lucinda Caldwell e se ne invaghisce, non può immaginare che di lì a poco i loro destini si sarebbero incrociati indissolubilmente.
Allontanatasi da casa dopo un litigio con il suo promesso sposo, Lucinda rischia di affogare nelle acque gelide di un fiume. Sarà Heath a salvarle la vita e a prendersi cura di lei durante la tempesta di neve che impedisce loro di tornare a casa.
Lucinda capisce subito che Heath non è come gli altri uomini che ha incontrato nella sua vita: è impetuoso, ironico, sensuale. Sa che è in grado di strappare ogni brandello di resistenza che lei stessa oppone al desiderio che le arde dentro e che può regalarle sensazioni che non ha mai provato. Ma sa anche di essere promessa a un altro uomo...
Giudizio: 5 stelle

Mio commento:

Questo libro mi è piaciuto molto.
Premetto che io non sono una fan sfegatata della Kleypas nello storico, alla quale riconosco buono stile, ma poca accuratezza storica.
Diverso discorso per il contemporaneo in cui mi piace molto.

Questo, però, secondo me è un libro un pochino diverso dagli altri suoi che ho letto finora, che, preciso, non sono tutti quelli tradotti in italiano.
E' innanzitutto molto accurato storicamente.
La lettrice vive quel tratto di storia americana, interessante e poco sfruttato nel romance, attraverso gli occhi dei protagonisti, nordisti e sudisti, ancora rivali benché la guerra sia terminata. Si intuiscono i profondi dissidi che han portato allo scoppio della guerra, l'odio che ancora pervade gli animi. Le ferite sono fresche, i vincitori sono sanguinanti ma orgogliosi, i vinti sono umiliati e rabbiosi.
In questo quadro si vede una luce intensa di rinnovamento socio-culturale-economico, in cui tutto va ricostruito, non solo le case. L'assetto sociale è in pieno riassesto e in quest'ottica la mobilità fa sì che chi sa investire nel modo giusto si arricchisce anche se viene dal nulla, chi è conservatore spesso perde tutto e non resta che un nome prestigioso.

 
In questo clima si inserisce la storia tra Heath, un sudista che ha combattuto svolgendo anche il lavoro di reporter di guerra, e Lucinda, una ragazza del nord cresciuta in un paesino da un padre solo integerrimo, ma non troppo rigido, un po' viziata ed infantile.
La passione tra i due divampa nonostante lei sia fidanzata da tempo con un altro.
nonostante lei sia fidanzata con un altroTutt'ad un tratto si ritrovano sposati senza conoscersi. E, per adattarsi l'uno all'altra, scoppieranno scintille.
Ho trovato molto credibile l'attrazione tra loro e l'evolversi, non sempre liscio, del loro rapporto.


Mi è piaciuto molto Heath: personaggio complesso, con infinite sfaccettature, decisamente misterioso. E’ ben costruito e affascinante, non solo per la figura prestante, ma per il carattere che dimostra. Sa rialzare la testa, guardarsi dentro, cambiare per amore. E’
un bastardo di nascita, adorato dal padre, tollerato più o meno dai fratellastri, odiato, come è facilmente intuibile, dalla matrigna, in quanto figlio di un’altra donna, la più amata. Un uomo profondo, a tratti contraddittorio. Un ribelle tra i sudisti eppure un estraneo tra i nordisti. Un reporter instancabile, un imprenditore oculato, un progressista visionario. Un amante attento, un marito tollerante eppure autoritario, a volte al limite della violenza.  Sa rendere realtà i suoi sogni perché lotta per essi, con tutto sé stesso, con abili strategie e mosse pianificate in partenza. Mi ha colpito moltissimo la forza di volontà di quest’uomo che non si è mai fatto fermare dagli ostacoli, davvero molti nella sua vita e, malgrado ogni tanto sbandi dalla retta via, mai e poi mai rinuncia a sé stesso o si lascia andare all’autocommiserazione.  Al di là dell’aspetto fisico notevole, non ci si può innamorare di lui per il suo carisma, la sua forza interiore,  il suo modo di guardarsi dentro per capire e smussare gli spigoli, il suo spirito indomabile e,  perché no, la sua spregiudicatezza.

Mi è piaciuta ancor di più Lucy che da bambina capricciosa si trasforma in donna forte ed intelligente, raggiungendo un equilibrio nel rapporto con il marito e con sé stessa davvero inimmaginabile all'inizio.
Una ragazza viziata,  cresciuta e sempre protetta da un padre solo, in un modo chiuso, secondo le regole del ristretto paese nordista in cui vive,  eppure libero. Ha in sé una scintilla di intelligenza e vitalità, mai soffocata dal padre ed alimentata da Heath che presto divampa in fuoco di passione, che si trasformerà in una forza d’animo e in un carisma davvero notevole. All’inizio è inevitabilmente capricciosa e infantile, però i nuovi stimoli la porteranno ad essere un’osservatrice attenta, una parlatrice disinibita , una donna brillante che, attraverso una crescita interiore sorprendente eppure credibile, passa attraverso uno spiraglio riservato a poche donne, all’epoca, e riesce a farsi strada in un mondo ancora quasi tutto maschile.
 La crescita dei protagonisti è coerente e credibile in un epoca di grande cambiamento, dove nomi altisonanti e antichi convivono con nuovi ricchi che hanno la possibilità di salire velocemente una  scala sociale molto mobile (ma altrettanto velocemente precipitare), dove vecchie  ricchezze nobiliari si affiancano a nuove ricchezze imprenditoriali, dove rischiare può portare a grandi successi, ma anche alla distruzione totale.

 Un’epoca di profonda svolta che, come già dicevo, e resa magistralmente dall’autrice.

Ho trovato accurati i personaggi secondari, ognuno credibile nel ruolo creato per loro.
Ben costruiti, descritti vividamente e ben approfonditi dal punto di vista psicologico, ognuno ha un ruolo importante nella storia ed è coerente fino in fondo, pur non essendo mai monodimensionale o scontato.
Vediamo quindi un Lucas, buono, ma evidentemente imbarazzato nel crescere una figlia femmina da solo: nel momento del bisogno lascia che le convenzioni sociali abbiano il sopravvento e, pur non abbandonandola mai nel vero senso del termine, non riesce ad esserle d’aiuto, né a  comprenderla.

Una Sally che dietro ad un’apparenza frivola e un po’ fuori dalle righe, cerca di costruirsi una vita normale, giocando le carte che la vita le ha dato, ma senza mai dimostrare un carattere capace di sfidare le convenzioni.

Daniel, che si rivela in tutto e per tutto un ragazzo chiuso. Pur essendo intelligente, è gretto e non riuscirà mai ad uscire dallo schema in cui fin da piccolo è stato inquadrato.

Così Raine, la vera antagonista. Una donna del sud, tutta bellezza e sbattimento di ciglia. Anche lei, come Daniel, ha avuto da sempre un ruolo ben preciso: da figlia più bella della nidiata, ha avuto il compito di trovare un buon partito che potesse far vivere agiatamente lei e tutta la sua famiglia.  La guerra ha cambiato tutto, inaspettatamente. La sua, quindi, si è rivelata  la scelta peggiore, che non le ha dato soldi né amore, ma anzi le ha fatto mancare la terra sotto i piedi. E’ una sopravvissuta, che cerca di riemergere, non importa come e in che ruolo, è disposta a tutto, anche a calpestare gli atri e a accantonare la propria dignità. Mettendomi nei suoi panni (e l’autrice qui merita un applauso perché è riuscita magistralmente a farmeli indossare) non sono riuscita ad odiarla, ma sono stata felicissima di levarmela di torno.

 E Damon. Meriterebbe un libro tutto suo. Misterioso, enigmatico: un amico vero che più di una volta si spende, si sacrifica, si fa da parte per lealtà verso Heath. Davvero affascinate, secondo me ha in sé spunti ottimi per costruire qualcosa di speciale intorno a lui, lo meriterebbe.

L'unica pecca è la costruzione della storia d'amore, in cui sono disseminate qua e là piccole incongruenze e vicoli ciechi dovuti, senz'altro, all'inesperienza di un'autrice talentuosa, ma alle prime armi. Sinceramente, devo confessare, è il lato da cui però mi aspettavo di più.


Un aspetto davvero ben riuscito, invece, è l'esaltazione dell'innovazione che porta una forte mobilità sociale anche attraverso l'indipendenza della stampa e all'iniziativa dell'individuo che rischiando in prima persona può veramente farcela, ma solo lasciandosi il passato alle spalle, non aggrappandosi alle tradizioni, guardando esclusivamente al futuro. Questo  filo conduttore  mi ha interessata moltissimo,  sicuramente più della parte romantica che, in definitiva,  ho trovato ricca di cliché, e poco interessante, soprattutto all'inizio.

Nel complesso un libro a cui assegno comunque pieni voti, nonostante i difetti, perchè ha saputo interessarmi storicamente, coinvolgermi romanticamente e farmi arrovellare il cervello per giorni dopo averlo terminato!

Nessun commento:

Posta un commento