IL PROFUMO DELL’OSCURITA’
Di Emma Holly
Leggereditore / aprile 2011
TRAMA:
Londra, 1922. La pioggia cade stanca sulla città, ma alla giovane Estelle non importa: oggi ha incontrato l’uomo della sua vita... Dieci anni dopo, Edmund Fitz Clare, noto professore di Storia e vampiro mutaforma, deve fare i conti con un pericolo imminente: il destino della sua stirpe e quello della sua famiglia umana, ignara della vera natura dell’uomo, potrebbe essere compromesso per sempre. E quando Estelle lo condurrà per i sentieri di un amore sensuale e irresistibile, dovrà fare di tutto per non turbare un equilibrio che per lunghi anni ha tentato di proteggere. Estelle intuisce che il loro cammino è minacciato da forze oscure e inquietanti, ma nulla le impedirà di perdersi con Edmund in un’avventura che la porterà a svelare la chiave dei suoi segreti, scoprendo a sua volta poteri che mai avrebbe sospettato di possedere.
Fra sensualità, azione e suspense da capogiro, Emma Holly ci trasporta in una dimensione sovrannaturale inedita, per una serie che ha conquistato centinaia di migliaia di lettrici solo negli Stati Uniti.
RECENSIONE:
Che libro strano. Non so come giudicarlo.
Non posso dire che non mi abbia interessato, ma l’ho trovato un po’ troppo pesante e talvolta di difficile lettura.
Innanzitutto bisogna sottolineare che l’ambientazione storica e l’accuratezza nella creazione di un modo di vampiri parallelo lo hanno reso interessante, e particolare. Originale l’idea di un vampiro pluricentenario che aspira ad avere una famiglia umana e, tra la prima e la seconda guerra mondiale, adotta tre bambini molto legati tra di loro al punto da sembrare fratelli e da comportarsi come tali. Li cresce con attenzione e gioia, creando un calore degno delle migliori famiglie.
Si inserisce anche la figura di una ragazzina quindicenne che lui giudica adatta per essere amica della figlia, e, allo stesso tempo, bisognosa di attenzioni perché sull’orlo di un baratro di risentimento e di rabbia scaturiti dall’essere parte di una famiglia che la ignora. Bellissimo il contrasto tra l’essere famiglia per scelta, per bisogno di dare amore , e l’esserlo per caso, solo biologicamente, tra freddezza ed indifferenza.
Dopo un salto temporale di un decina d’anni, ci ritroviamo alle prese con questi giovani cresciuti e il “padre” sempre uguale. Interessante l’espediente dell’incanto a cui lui fa ricorso per mimetizzarsi, come illusione dietro cui nascondere il suo aspetto (in verità favolosamente attraente) e le sue abitudini , che così sembrano eccentriche, ma mantengono una parvenza di umanità. E stuzzicante scoprire come non tutti gli esseri umani siano sensibili a tale “trucchetto” allo stesso modo, tanto da creare succosi equivoci (come quando i due protagonisti sono insieme e lei , dotata di una vista particolare, lo vede bellissimo e “splendente”, mentre gli altri non si capacitano del loro rapporto: lui sembra un anziano signore, seppur distinto e affascinante, ma adatto, semmai, ad esserne il padre).
Altresì intrigante la costruzione di questa società parallela di vampiri, composta da popoli diversi, inclini più o meno a convivere con gli umani, dotati, ognuno di poteri diversi e rigidamente governati da capi che si equivalgono a poteri e si rispettano l’un l’altro.
Ma il vero tocco di classe, sta nel riferimento preciso, seppur accennato, alla situazione mondiale bollente in un Inghilterra tesa a seguire la situazione europea, dove ancora si stanno raffreddando le ceneri della grande guerra e i popoli , governati dai veri mostri come Hitler e compari, si stanno rapidamente quanto inconsapevolmente avvicinando ad un altro conflitto.
Dopo un salto temporale di un decina d’anni, ci ritroviamo alle prese con questi giovani cresciuti e il “padre” sempre uguale. Interessante l’espediente dell’incanto a cui lui fa ricorso per mimetizzarsi, come illusione dietro cui nascondere il suo aspetto (in verità favolosamente attraente) e le sue abitudini , che così sembrano eccentriche, ma mantengono una parvenza di umanità. E stuzzicante scoprire come non tutti gli esseri umani siano sensibili a tale “trucchetto” allo stesso modo, tanto da creare succosi equivoci (come quando i due protagonisti sono insieme e lei , dotata di una vista particolare, lo vede bellissimo e “splendente”, mentre gli altri non si capacitano del loro rapporto: lui sembra un anziano signore, seppur distinto e affascinante, ma adatto, semmai, ad esserne il padre).
Altresì intrigante la costruzione di questa società parallela di vampiri, composta da popoli diversi, inclini più o meno a convivere con gli umani, dotati, ognuno di poteri diversi e rigidamente governati da capi che si equivalgono a poteri e si rispettano l’un l’altro.
Ma il vero tocco di classe, sta nel riferimento preciso, seppur accennato, alla situazione mondiale bollente in un Inghilterra tesa a seguire la situazione europea, dove ancora si stanno raffreddando le ceneri della grande guerra e i popoli , governati dai veri mostri come Hitler e compari, si stanno rapidamente quanto inconsapevolmente avvicinando ad un altro conflitto.
Gli spunti per essere un ottimo libro, quindi, non mancano di certo, ma mi ha infastidito il continuo accoppiarsi degli innumerevoli personaggi. Sembra che l’input della storia sia proprio lo scatenarsi di una strana smania sessuale incontrollata dei personaggi, che più o meno latente, scoppia improvvisamente e contemporaneamente, tanto che uno dei protagonisti, ad un certo punto, non riuscendo a controllare le proprie voglie, si chiede se nell’aria non ci sia qualcosa di strano!!! Sinceramente non disprezzo le scene amorose (anche se qui, per dovizia di particolari e frequenza di rapporti, si sfocia nell’erotico, talvolta nel ridicolo), ma la storia d’amore principale ne risulta oscurata, mentre la trama perde di mordente e tralascia alcuni sviluppi interessanti. Mi ha infastidito, in particolare, il rapporto tra due dei tre fratelli, Ben e Sally, che pur non essendo biologicamente legati, hanno un legame affettivo familiare così forte, concreto e datato, da far apparire il loro rapporto amoroso come dolorosamente incestuoso: possibile che improvvisamente si scopra un’attrazione fisica così forte, tanto da non potersi fermare un attimo ad analizzarla e ci si butti con tale foga l’uno sull’altro?
Inoltre tanto ho apprezzato i riferimenti storici, quanto son rimasta sbigottita dal comportamento completamente anacronistico dei personaggi, specialmente dei personaggi femminili (umani) della storia, completamente disinibiti e con un linguaggio del tutto inappropriato.
Non ultimo motivo di perplessità sta nell’assoluta mancanza di finale.
Sapevo che i libri di questo terzetto erano strettamente collegati tra loro, però la mancanza di conclusione non mi crea aspettativa verso il prossimo capitolo, ma solo frustrazione di aver faticato per portare a termine un libro sviluppato in un modo non a me congeniale e non aver raggiunto la meta.
Inoltre tanto ho apprezzato i riferimenti storici, quanto son rimasta sbigottita dal comportamento completamente anacronistico dei personaggi, specialmente dei personaggi femminili (umani) della storia, completamente disinibiti e con un linguaggio del tutto inappropriato.
Non ultimo motivo di perplessità sta nell’assoluta mancanza di finale.
Sapevo che i libri di questo terzetto erano strettamente collegati tra loro, però la mancanza di conclusione non mi crea aspettativa verso il prossimo capitolo, ma solo frustrazione di aver faticato per portare a termine un libro sviluppato in un modo non a me congeniale e non aver raggiunto la meta.
Spero di poter avere presto il secondo, in modo da capire se l’attesa sarà premiata da un cambiamento di registro che potrà rendere questa serie originale ed appettibile o se cadrà nel limbo delle occasioni mancate.
Nessun commento:
Posta un commento