lunedì 11 ottobre 2010



LO SCEICCO

Di Edith Maud Hull

Salani – I romanzi della rosa

TRAMA:
Diana , ricca lady inglese, decide di fare un viaggio sola nel deserto, con una guida e una scorta di indigeni. Ma viene arpita dallo Sceicco , signore e padrone dei territori su cui si è avventurata e così comincia una nuova vita ...

RECENSIONE:

Libro di altri tempi da cui, negli anni venti, è stato tratto un film con il mitico Rodolfo Valentino.

Di altri tempi sono il linguaggio, ricco di termini obsoleti e di espressioni ormai inusuali, il tipo di narrazione, quasi sempre incentrato sulla protagonista femminile e unicamente sul suo punto di vista, e la descrizione del rapporto amoroso, che, in netto contrasto con i tempi moderni, è assolutamente casto, tanto da far  riferimento vago soltanto a qualche bacio.

Tuttavia, sono sconvolta dall’evolversi della trama.

Ma Andiamo per ordine

L’eroina , Diana,  una viziata “Lady Oscar” allevata come un ragazzo dal fratello, che non l’ha mai amata,  capricciosa, ricchissima, frivola ed egoista, decide di partire da sola per un viaggio nel deserto…
no… ma dico… alquanto inverosimile ai giorni nostri, figuriamoci ai primi del 900 (o fine 800 che sia…)…
Come dicevo, lei è  bella , sfrontata , ma incosciente, egoista e un po’ stupida, insomma l’avrei picchiata dall’inizio alla fine tanto oca si è dimostrata!! Una di quelle protagoniste femminili assolutamente insopportabili, che si credono  indipendenti, ma sono solo poco intelligenti.

Lui è un inglese di sangue, adottato da un arabo, educato da un francese, che vive come sceicco, in territori al limite del protettorato francese in Algeria. E’ ricco, abituato a vivere nel deserto come dio tra la sua gente.
Egoista, non ha problemi a specificare fin da subito che ha visto Lei, l’ha voluta, l’ha rapita, la userà un po’ e poi la abbandonerà.

I loro primi incontri fanno intuire una continua violenza carnale, fisica, psicologica, volta a soddisfare il nostro sceicco dominatore e ad annientare la personalità di lei. E Diana, prova a ribellarsi a fuggire per poi piegarsi e spegnersi.
Fino a che si manifesta in lei una vera e propria “sindrome di Stoccolma”, cioè capisce di amarlo….
E rafforza la sua convinzione quando uno sceicco nemico del suo “protettore” la rapisce (chiamandola il giocattolo bianco del mio nemico) e si rivela più sporco, fetido, volgare del primo…
 insomma , per la serie , mi picchi dal mattino alla sera, ma  almeno sei bello e ti lavi…quindi ti amo…
E lui , in tutto il suo “maschio orgoglio” , a quel punto, furioso di gelosia, pensa di amarla perché capisce che le è stata rubata… come gli sarebbe successo se gli avessero portato via un cavallo.
Neppure alla fine, l’happy end è soddisfaciente, dal mio punto di vista,  ma non lo svelo, per non rovinare la lettura alle coraggiose che decideranno di avventurarsi in questo libro.

Sono basita: qui non si tratta di eroe bastardo doc, uomo “alpha”o in qualunque modo si voglia definire, ma soltanto  di uomo violento con cui spero di non trovarmi mai, che considera la donna come un elemento di arredamento con cui soddisfare gli istinti animali, con violenza, dolcezza, passione o indifferenza a seconda dell’umore…assolutamente “esotico” ma lontanissimo dal mio ideale protagonista di romanzo rosa.


In conclusione, questa lettura che ho desiderato moltissimo , e per cui ringrazio Lucy infinitamente, e che sono comunque felicissima di aver fatto, perché questo è un “pezzo di storia” imperdibile del romance, si è rivelata si scorrevole, ma assolutamente masochistica e non arricchente sotto nessun punto di vista (se non della curiosità)

La mia domanda è :
Un eroe così, che a parte scherzi e provocazioni, so che è stato un must di tempi passati, può ancora essere attuale?








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