mercoledì 6 ottobre 2010

LA MUSICA DELLA NOTTE

Di Lydia Joyce
I ROMANZI MONDADORI N 885 del9/11/2009


TRAMA:
“Finalmente il nuovo romanzo di Lydia Joyce.”
Lisa Kleypas

Sarah Connolly ha sempre avuto ben poco dalla vita. Ma ora il destino sembra offrirle la via d’uscita che merita: lasciare i vicoli di Londra per le calli di Venezia, al seguito di una famiglia ricca seppur enigmatica. E l’enigma più grande non si fa attendere: Sebastian Grimsthorpe, lord Wortham, un uomo che si cela nell’ ombra alla ricerca del riscatto da un passato di tradimento e violenza. Sarah è forse la sola donna in grado di comprendere il suo tormento. Di certo, l’unica pronta ad amarlo.
Note:
LA MUSICA DELLA NOTTE ( The Music of the Night ) è il secondo romanzo della serie “Night” così chiamata per via della parola che accomuna i titoli originali dei libri che la compongono.
La serie, che si è aperta con IL VELO DELLA NOTTE ( The Veil of Night ) – nr. 871 della collana I Romanzi, proseguirà con “Whispers of the Night”, “Voices of the Night” e “Shadows of the Night”, di prossima pubblicazione.
Ambientazione:
Italia, Venezia, 1874 ( epoca vittoriana )
Premi e riconoscimenti della critica:
All About Romance DIK ( Desert Isle Keeper )
Recensioni e giudizi:
La Joyce intesse un racconto che è ipnotico ed affascinante. Come la stessa Venezia, è colmo di svolte inattese ed illusioni. Quasi si riesce a sentire la musica che aleggia sui canali mentre figure mascherate danzano, ordiscono complotti, e l’amore riempie gli spazi rimasti vuoti nella trama delle loro esistenze. Cupo, intenso, e con un finale che vi lascerà senza fiato, l’ultimo romanzo gotico di Lydia Joyce lascia il segno.”
- Romantic Times



MIO VOTO: 4 STELLE

MIA RECENSIONE :


Comincio , innanzitutto, chiarendo che non è in alcun modo legato al precedente della serie (Il velo della notte)

Un definizione in tre parole: lento, complesso, torbido..

Ma andiamo per ordine:
La scrittrice è molto brava, su questo non ci sono dubbi: descrive accuratamente i personaggi, la loro psicologia, la loro storia e il loro ambiente.  Li inserisce in un contesto curato, ben caratterizzato storicamente. Ha un dono pericolare di far entrare la lettrice nel mondo che descrive, completamente, facendola immedesimare nei personaggi e nelle situazioni.

La protagonista femminile è tormentata da un’insicurezza , dovuta ad un difetto fisico, che la blocca, non lasciandole manifestare l’intelligenza e la saggezza che possiede.
Il protagonista è un Bad boy redento, almeno in parte, ferito, spinto solo dal rimorso e dalla vendetta che vede come giustizia.
Come da copione, troveranno la realizzazione e la luce in fondo al loro tunnel personale, insieme, mano nella mano.


La scelta dell’ambientazione, in particolare in questo libro,  è azzeccata, seppur insolita: una Venezia decadente, goliardica e godereccia, ma infida, subdola e nebbiosa.
Definirei questo libro lento, ma calmo solo apparentemente, torbido, un po’ come le acque dei canali di Venezia, complesso perché è ricco di personaggi, situazioni, ha un pizzico di mistero e colpi di scena che scandiscono il ritmo.
 E affrontare questa lettura è proprio come cadere nei canali di Venezia: i protagonisti, sembrano poter  riemergere con facilità, poi vengono risucchiati dal fango che , con un caldo e viscoso abbraccio, pian piano pare tirarli giù e volerli soffocare, ma proprio quando sembra proprio che non ci sia più uscita, e quasi si rassegnano, con un ultimo colpo di reni, riescono ad uscirne.
La lettrice viene trascinata inesorabilmente con loro…

Vi pongo una domanda:
siete sicure di avere lo stato d’animo giusto per affrontare tutto questo?
Sicuramente una lettura per chi non cerca svago, ma travaglio morale e fango in cui sguazzare…



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